| Renesmee era fuori in giardino. Distesa sul prato umido, osservava le luci dell'alba rischiarare il cielo blu scuro, mentre l'odore dei gelsomini che aveva appena raccolto le invadeva le narici. Durante la notte non aveva dormito. Ma si sa, i vampiri non hanno bisogno di dormire.. Lo fanno solo per fingersi umani. E lei era una mezza vampira, qualcosa dal padre Edward l'aveva ereditata. Dalla madre Isabella Swan, aveva ereditato soltanto gli occhi color cioccolato e la bocca. Non che si lamentasse di questo, però... Comunque un po' nel carattere era anche abbastanza simile alla madre, nonostante tutti le dicessero che fosse la fotocopia di Edward Cullen. Ma lei, Renesmee Carlie, non si curava di questo, viveva spensierata la sua vita, ed era sicuramente la ragazza-vampiro più amata, adorata, coccolata, e chi più ne ha più ne metta, del mondo. Per non parlare di Jake, poi. La ricopriva di attenzioni, le voleva davvero tanto, tantissimo bene... E forse provava anche qualcosa di più per lei. Ma in fondo era naturale, era soggetto all'imprinting. In teoria non poteva fare a meno di adorarla e cercare ad ogni costo di proteggerla. Renesmee era contenta di questo, però... Avrebbe preferito che Jacob si fosse interessato a lei soltanto perchè era speciale, non perchè fosse l'oggetto del suo imprinting. Comunque, era già abbastanza fortunata, non avrebbe dovuto lamenttarsi di nulla. Entrò in casa, e fu subito accecata dal bianco delle pareti, dal bianco dei mobili... Non riusciva mai ad abituarsi a quella luce accecante. Vide Edward seduto su uno sgabello dietro il suo pianoforte e, come al solito, suonava. Renesmee riconobbe subito quella melodia, l'aveva sentita così tante volte... Si avvicinò al padre per poi posargli una mano sulla spalla. Probabilmente lui già sapeva cosa stava per chiedergli. Beh, era ovvio, conosceva tutti i segreti della figlia, potendo leggerle nel pensiero. Questa dote del padre le dava non poco fastidio. Non riusciva a tollerare che potesse ascoltare facilmente come bere un bicchier d'acqua, le sue fantasie... Bene, e sai già che non mi fermerai, anche se non volessi darmi il permesso, disse Renesmee con voce sicura. Certe volte era proprio come Bella, testarda. Quando decideva una cosa, nessuno poteva farle cambiare idea. Detto questo, uscì senza produrre il minimo rumore, e dopo aver comunicato mentalmente al padre : Dillo alla mamma, se no si preoccupa inutilmente, iniziò a correre. Ecco una cosa che adorava fare, una delle poche cose che amava, oltre ovviamente la sua famiglia e... Jacob. La brezza fresca che la investiva, i capelli che le svolazzavano, il cuore a mille... Sensazioni fantastiche. Arrivò a La Push alle 12 e quindici minuti. Era un po' in ritardo, probabilmente Jake aveva iniziato con le sue paranoie. Sorrise, e spingendo lentamente la porta, entrò.
Edited by {•Miel~Pops - 4/9/2009, 13:56
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