Forse incinta...? Di un vampiro

Jillian era riuscito a far uscire con la forza Clothar dalla sua scuola, cosa particamente impossibile per un comune umano.
Jillian l'aveva trascinato fino a casa della zia -che non era presente in casa- e ora si trovavano in camera, con Clothar che si arrampicava da tutte le parti, staccando e rompendo ogni cosa possibile e inimmaginabile.
"E questo cos'è?" chiese, mostrando un poster mezzo strappato di dei calciatori.
Per lo meno aveva trovato un passatempo...Bastava che gli si dava qualcosa che potesse spezzettare e distruggere, che lui si calmava.

Jillian era distrutta stare con Clothar era come badare a un bambino piccolo
Strappa questo
disse lanciandogli un poster già rovinato e sdraiandosi sul letto

Clothar si sedette a terra, mangiucchiando i bordi del poster come un cane.
Per lo meno non poteva morire avvelenato dallinchiostro.
"Ora cosa facciamo?"

Jill uscì dal suo zaino dei libri di scienze
Devo fare i compiti
disse sedendosi alla sua scrivania

Si alzò e gli si sedette in braccio, posando il poster pieno di saliva e tutto rosicchiato sul suo libri.
"Devi farli per forza?" chiese, sfogliando i libri di Jill.

La ragazza guardò il poster pieno di saliva disgustata...poi lo prese per un angolino e lo buttò dentro un cestino per la spazzatura
Si senò passo guai domani
disse aparendo un libro e cercando di leggerlo

Clothar con una manata gli buttò giù tutti i libri.
"no, non farli! Domani non ci vai a scuola!" naturalmente l'aveva deciso lui.
Poi prese una penna di Jill e la guardò, poi la portò lle labbra e la spaccò in due con i denti, facendo cadere tutto l'inchiostro sui suoi pantaloni e macchiandoli.

Jill guardò la macchia di inchiostro di Clothar e glie la strofinò con un tovagliolino ma ovviamente non si levò
Non posso saltare la scuola mia zia mi ucciderebbe
disse raccogliendo i libri

Guardò parecchio schifato la penna, e la lanciò fuori dalla finestra, mugugnando.
Poi appena vide che Jill stava per appoggiare i libri sulla scrivania, glieli buttò giù di nuovo.
Povera Jill.. ora Clothar si era trovato un nuovo gioco: buttare giù i libri dalla scrivania.
Puntò con lo sguardo la gomma da cancellare, e se la infilò in bocca, ingoiandola.

Jill guardò la scena cercando di non arrabbiandosi cosa molto difficile per lei
Ti prego smettila di fare il bambino!!
disse prendendo i libri e questa volta posandoli nello zaino
Ok non studio...
disse arrendendosi

Clothar sogghignò, spezzando la matita con una mano.
"Quello che volevo!" poi si appoggiò con l'orecchio sul petto di Jill, ascoltando rapito i battiti del suo cuore. Il suo non batteva più da parecchio tempo, ma si ricordava più o meno com'era bello, sentire palpitare nella cassa toracica l'organo che ti teneva in vita...

Jill lo abbracciò tenendolo stretto al suo petto
Ti accontento solo perchè ti amo...ricordatelo...
disse sorridendo

Clothar sorrise e si attaccò con la mano alla sua maglia, proprio in corrispondenza del seno.
Poi, un suono lo catturò.
Appoggiò la testa più in basso, proprio dove c'era la parte intima di Jillian.
Sentiva un rumorino e uno strano brontolio, quasi come se qualcosa si rompesse, ma allo stesso tempo si rigenerava...Non riusciva a spiegarselo.
E poi, lui aveva l'udito molto sviluppato, quindi sentiva anche quando gli brontolava lo stomaco.
Ma che Jill avesse fame? No, impossibile.
Lo stomaco non è così in basso!
"Stai bene?" chiese dopo un po', alzando gli occhi verso di lei, ma tenendo sempre la testa premuta sopra l'inguine di Jill.

Jill osservò Clothar
Non tanto..ma che stai facendo?
disse appoggiando la mano dove aveva la testa il ragazzo

"sento..." disse, segnando con un diro una specie di percorso.
"Qualcosa che sale, proprio qui." disse, indicando le tube di Falloppio.